Lo Scialle Zigo Zago schema gratis uncinetto

Dopo un anno e mezzo dalla realizzazione, e diversi solleciti da alcune mie amiche del Knit Cafè a cui è piaciuto moltissimo, ecco finalmente il tanto atteso Post sullo Scialle Zigo Zago!

scialle lungo
Lo scialle Zigo Zago disteso

Non vi tedierò con una descrizione dettagliata di tutti i punti da eseguire, perché io stessa non le seguo mai passo passo ma mi diverto molto di più a imparare la tecnica per personalizzarla. Allora perché privarvi di questo divertimento? Vi spiegherò come io l’ho fatto e da dove sono partita, e vi darò qualche dritta, così chi vorrà dilettarsi a fare il proprio Scialle Zigo Zago si divertirà molto di più. In altre parole, come dice sempre la mia maestra di maglia preferita, Elisuccia: “Non ti regalo un pesce, ti insegno a pescare!” (Parole Sante!).  Iniziamo dall’idea del progetto. E anche in questo caso, si tratta di un bel Kaximpery (vedi pagina dedicata) in quanto l’idea originale era completamente diversa.

Volevo realizzare un classico poncho a uncinetto, ovvero due rettangoloni di righe afgane che poi, cuciti tra di loro in modo da formare un quadratone con un buco per la testa, facessero il poncho.Ho iniziato quindi a lavorare il primo rettangolone con un motivo afgano qualunque, che ho trovato gratis in rete, e che ho subito italianizzato in Zigo Zago. Se volete cercarne ce ne sono a centinaia di questi motivi, spiegati punto per punto. Ma, per imparare a pescare, basta apprendere la regola di base, che è in realtà semplicissima: per creare l’effetto delle V, si devono eseguire una serie sempre uguale di maglie alte, poi fare un aumento, poi un’altra serie di maglie alte, e poi una diminuzione, e così via. Tutto qui!

Come si inizia? Allora, prima si decide di quante maglie si vuole fare il lato della punta dello Zigo Zago, (io ho deciso 6 maglie alte), si moltiplica per due, si aggiungono due maglie per fare gli aumenti e due per le diminuzioni, quindi:  6+6+2+2 sono 16 maglie alte per ogni V. Questa somma va moltiplicata per quante volte serve a raggiungere la lunghezza desiderata, e infine si aggiungono altre 2 catenelle per girare il lavoro. (Esempio, se voglio fare 12 punte, farò: 16×12+2= avvio 194 catenelle). Attenzione! Fate prima una prova in quanto la misura in centimetri della catenella si riduce tantissimo quando fate il primo e il secondo giro e la riga dritta prende la forma a Zigo Zago!

E’ tutto chiaro? Ancora no? Allora ecco i primi passi per avviare il lavoro:

Spiegazione punti:

Cat: catenella

MA: Maglia Alta

DMZ 3: diminuzione su tre maglie: *filo sull’uncinetto, inserire l’uncinetto nella maglia successiva, filo sull’uncinetto e tirare una maglia attraverso la maglia sull’uncinetto, ancora filo sull’uncinetto e tirare una maglia attraverso le due maglie sull’uncinetto, ripetere da * per due volte. Filo sull’uncinetto e tirare la maglia attraverso tutte e 4 le maglie sull’uncinetto.

DMZ 2: diminuzione su due maglie: *filo sull’uncinetto, inserire l’uncinetto nella maglia successiva, filo sull’uncinetto e tirare una maglia, ancora filo sull’uncinetto e tirare una maglia attraverso le due maglie sull’uncinetto, ripetere da * una volta. Filo sull’uncinetto e tirare la maglia attraverso tutte e 3 le maglie sull’uncinetto.

Avviare n. di catenelle a vostro piacere secondo il calcolo che avrete fatto.

Prima riga:

1 MA nella terza cat. dall’uncinetto,6 MA nelle successive 6 cat.,3 MA nella cat. successiva (questa è la punta verso l’alto), 6 MA nelle successive 6 cat., DMZ 3 nelle successive 3 cat. (questa è la punta verso il basso), 6 MA nelle successive 6 cat, 3 MA nella cat. successiva, 6 MA nelle successive 6 cat, DMZ 3 nelle successive 3 cat … e così avanti a Zigo Zago fino alla fine della riga! Per chiudere la riga lavorare una DMZ 2 nelle ultime due cat. Fare due catenelle, girare il lavoro.

Seconda riga:

Salta la prima MA, 7 MA nelle successive 7 maglie, 3 MA nella maglia successiva (punta verso l’alto sopra la punta verso l’alto!), 6 MA nelle successive 6 maglie, DMZ 3 nelle successive 3 maglie (punta verso il basso sopra la punta verso il basso), 6 MA nelle successive 6 maglie,3 MA nella maglia successiva… e così avanti a Zigo Zago fino alla fine della riga! Per chiudere la riga lavorare una DMZ 2 nelle ultime due cat. Fare due catenelle, girare il lavoro.

Ecco, ora che avete capito come si “pesca” uno Zigo Zago, vi potete divertire a fare quello che volete! Per la scelta dei colori ho optato per accostamenti simmetrici, quindi ho cambiato colore ogni due righe. Ho preferito scegliere un colore dominante (BLU) e l’ho ripetuto dopo ogni cambio di colore. Vi chiederete: Perché? Per due motivi: primo perché avevo TANTO filato blu (con cui avrei voluto fare un maglioncino, ma non mi sarebbe bastato). Secondo perché mi piaceva l’idea di fare il cappellino abbinato con il colore dominante, per non esagerare nell’effetto shocking dei troppi colori.

Ma se siete più audaci di me, potete farvi il cappellino con la tecnica della spirale (vedi più avanti). Quando raggiungete il diametro della vostra testa, smettete di fare gli aumenti e proseguite in giù, fino alla lunghezza desiderata.

Per avere l’effetto in rilievo, ho lavorato tutte le righe dalla seconda in poi prendendo le maglie sottostanti solo da dietro. Con questa tecnica si potrebbe fare lo Zigo Zago anche di un solo colore o con tonalità molto vicine in quanto il rilievo sottolinea molto bene le righe. Inoltre è possibile variare (di poco) anche lo spessore dei filati, in tal caso le righe con filati più spessi verranno in leggero rilievo, oppure con filati più fini verranno con effetto scanalatura. Nel mio modello il filato rosso è lievemente più spesso degli altri.

Però… arrivata a quasi due terzi del primo rettangolone, mi sono resa conto che non mi stavo più divertendo, sì è carino lo Zigo Zago ma non avevo voglia di finire il triangolone e poi doverne fare un altro della stessa misura e tutto uguale. Che noia! Che barba!!

Allora ho preso il mio rettangolone e ho iniziato a misurarmelo addosso, con ancora l’ultimo gomitolo attaccato (per la gioia di Penny). Ma non riuscivo bene a capire cosa potessi farci… Allora, dato che non possiedo un manichino, me lo sono “costruito” da sola: ho preso un cuscino, ci ho messo un mio reggiseno legato come se fosse il busto di una donna, l’ho riempito di calzini, ci ho messo un maglione e una giacca… e sopra ho iniziato ad aggeggiare con il mio rettangolone. Era troppo corto per farne uno scialle da solo.

Mi serviva qualcosa, una forma completamente diversa da applicare nello spazio vuoto.

IDEA! Mi sono venute in mente le presine che avevo regalato a Natale a una mia amica, fatte con questo schema che ho trovato come FREE DOWNLOAD su Raverly (ecco il link: http://www.ravelry.com/patterns/library/stir-me-up-potholders). Non è geniale?

Il resto è presto fatto! Ho fatto prima quella più grande, poi la media e infine la piccola, l’ho sistemate come meglio mi sembrava (ho dovuto un po’ tribolare col manichino farlocco per trovare una forma che mi piacesse) e poi l’ho cucite. Un paio di bottoni “invisibili”, cioè cuciti sul retro, per poterlo abbottonare a misure diverse a seconda della giacca o del gusto del giorno, et voilà!

Facile no?

NOTE ALLA SPIEGAZIONE DELLE PRESINE

Nella spiegazione delle presine vengono usati 4 gomitoli, invece le mie spirali sono di solo 3 colori in quanto ho usato due gomitoli del colore dominante (quindi 2 blu, 1 rosso e 1 verde oppure lilla)

Un consiglio: sembra molto difficile ma non lo è affatto, si deve solo avere pazienza di impostare un lavoro, è necessario lavorare su un tavolo bello comodo, nessun gatto nei paraggi e fare molta attenzione a non accavallare i fili dei 4 gomitoli (quindi dovete spostarli ogni volta che cambiate colore).

Se volete fare delle spirali più piccole rispetto a quelle della presina, semplicemente fermatevi prima e chiudete il lavoro come descritto per l’ultimo giro ma calcolando le maglie in meno.

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